Ma nonostante le parole del militante tedesco, ci sono i rapporti custoditi negli archivi della Stasi e trasmessi alla commissione Mitrokhin. Rapporti secondo i quali il 5 agosto 1980 Kram andò a Berlino Est e che in particolare in un caso raccontano che quel giorno, intorno alle 20, venne respinto alla frontiera perché segnalato da un anno circa come persona da tenere sotto controllo per la sua attività con le Cellule Rivoluzionarie. Kram poi stava anche in un’altra lista, redatta in occasione delle Olimpiadi di Mosca, che si erano concluse il 3 agosto: le persone censite in quegli elenchi, per ragioni di sicurezza, avrebbero dovuto essere respinte, qualora avessero cercato di introdursi a Est.
Per Kram, però, sempre secondo i documenti, si fece un’eccezione e l’eccezione fu comunicata alla polizia di frontiera direttamente alla Stasi. Dunque, oltre alle generalità del tedesco e al numero autentico del suo passaporto, fu aggiunta a mano una nota manoscritta in cui si diceva di farlo passare. Quindi, seguendo il viaggio ricostruito tramite i documenti che inizia in Germania, passa dall’Italia e condurrebbe alla fine a Berlino, Kram viene fermato il 1 agosto alla frontiera di Chiasso, sottoposto a perquisizione personale e del bagaglio e diventa oggetto di un verbale di polizia che inventaria ciò che aveva con sé, documenti personali compresi.
Tra i quali figura la carta d’identità, sufficiente a un cittadino tedesco-occidentale per passare la frontiera tra la Svizzera e l’Italia, ma non il passaporto, poi censito però all’ingresso con la Repubblica Democratica Tedesca. Dunque, riassumendo, Kram non ricorda di essere andato a Berlino e di aver avuto il documento valido per l’Europa orientale ritenendo che se così fosse stato avrebbe dovuto ripassare da casa per prenderlo. E allora chi c’era il 5 agosto 1980 con i documenti di Kram che voleva andare nella capitale della Rdt? Se fosse stato davvero lui o qualcuno che utilizzò un suo documento spacciandosi per lui, al momento non sa.
Pure un giornale della sinistra non puo piu negare i fatti su Thomas Kram.
Faceva parte del gruppo di Carlos/Weinrich e ha mentito nella sua intervista data al Manifesto.
Si vedra, se i magistrati si vogliono lasciare trattare come il Manifesto, Bolognesi e tutti gli altri che vogliono a tutti costi cedere nella innocenza di Kram o se lo costringeranno a rispondere finalmente.
Non ci sono “prove per la certezza della pista palestinese” ha dichiarato ieri il procuratore.
Ma anche senza un Massimo Sparti sarebbe il caso di costringere un uomo del gruppo terroristico piu pericoloso della sua epoca di chiarire, perche si trovava a Bologna il 2 Agosto e a Berlino Est il 5 Agosto 1980.
Kram nel Mainfesto:
http://www.ilmanifestobologna.it/wp/2013/07/thomas-kram-perche-non-posso-aver-messo-la-bomba-alla-stazione-di-bologna/
Proprio per chiarire se era stato a Bologna solo come Tourista o invece come Terrorista, sarebbe stto utile chiarire i sui rapporti col gruppo Weinrich/Carlos, che e appena stato condannato in Francia in per attentai su treni e stazioni in Francia nel 82/83.
La cosa da meravigliarsi é che lui non era stato iscritto nel registro degli indagati gia nel 1980.
Senza la dichiarazione della matrice fascista due giorni dopo la strage, un terrorista internazionale, che si trovava a Bologna il 2 Agosto 1980 sarebbe finito iscritto senza dubbi.
Averlo messo sulla lista dei iscritti é stata veramente una ipocrisia:
Kram oviamente non viene trattato come indagato, se puo andare a Bologna per fare dichiarazioni politiche, invece di rispondere alle domande dei magistrati.
Franceso Cossigo (quello che come Premier italiano parlo della matrice fascista in parlamento dopo due giorni) era quello che poi aveva portato in gioco la pista palestinese.
Communque la pista Kram/Carlos esisteva gia prima delle pista paletinese ed era vista come pista libica da Andrea Colombo, giornalista di sinistra, scrittore di “Storia nera” e di Paolo Guzzanti.
Tutte queste altre frenacce sul suo viaggio in Italia sono gia state smontate da Gabriele Paradisi, punto per punto.